Thursday, April 09, 2009

Approccio non farmacologico al problema cefalea



Il 'mal di testa' colpisce il dodici per cento dei valdostani



Scritto da douze
Venerdì 12 Gennaio 2007 17:24
La cefalea, il cosiddetto 'mal di testa', interessa molto la popolazione valdostana. Nella serata di giovedì 12 gennaio, l'incontro organizzato dall'associazione 'Alice onlus', ha raccolto un pubblico numeroso, di tutte le età, in prevalenza femminile, che ha ascoltato i relatori che hanno parlato in merito a 'L'approccio non farmacologico al problema cefalea'. Nell'incontro, il neurologo, dottor Giuseppe D'Alessandro ha esposto i dati pubblicati sulle maggiori riviste specialistiche e riguardanti l'incidenza della cefalea, le tipologie e le diverse modalità terapeutiche. In Valle d'Aosta, il dodici per cento della popolazione globale soffre di emicrania, che colpisce soprattutto le donne, 5mila contro mille e 800 uomini, nella fascia d'età che va dai 12 ai 55 anni. «Ci sono molti studi che confrontano in particolare i risultati di omeopatia e agopuntura - spiega D'Alessandro, presidente di 'Alice onlus' - in sostanza, molti medici si dicono favorevoli a cure non farmacologiche non in alternativa ma come compensazione a medicinali». Tra le forme di cefalea, ad esempio quella tensiva, quella 'a grappolo', oppure quella provocata da disordini vascolari, ci sono variazioni nei sintomi riguardo a durata, frequenza, intensità ed esiste un 'mal di testa' detto 'da abuso' che insorge quando si smette di assumere un medicinale:«si parla di abuso quando l'uso di analgesici è alto - continua Giuseppe D'Alessandro - nella misura di due o tre pastiglie al giorno o una scatola a settimana. In questi casi serve una vera e propria disintossicazione, che può essere attuata in strutture cliniche. In casi estremi come l'emicrania 'da abuso', oppure persistente o giornaliera, è consigliato rivolgersi ad un centro specializzato in cefalee. Altrimenti è sufficiente rivolgersi al proprio medico e ad uno specialista, un neurologo, un otorino oppure un oculista secondo i casi».L'indagine multiscopo 'Condizione di salute e ricorso ai servizi sanitari' del 1999 e del 2000 rileva che l'utilizzo di medicine non convenzionali in Italia è del 16 per cento, quasi quindici milioni di persone) contro il venticinque per cento dell'Europa. Le rilevazioni dell'Istat del 1999 sottolineano una prevalenza dell'omeopatia, seguita da chiropratica, fitoterapia e agopuntura: «studi scientifici, effettuati su campioni significativi di pazienti - aggiunge il dottor D'Alessandro - confermano l'efficacia dell'agopuntura nel trattamento dell'emicrania e della cefalea tensiva. Il confronto secondo metodi scientifici con terapia standard e placebo mostra che riduce il numero di giorni di dolore». Molti medici si mostrano però ancora scettici nei confronti dell'omeopatia: «in realtà per il 'mal di testa' serve tutto - conclude il presidente di 'Alice onlus' - dalla 'pet therapy' al training autogeno, perché in ogni caso hanno un effetto placebo molto alto. L'omeopatia, anche se non è efficace come le altre pratiche, garantisce comunque una percentuale molto alta, tipo placebo, e può essere alternativa ai farmaci, per qualche periodo. Il fatto particolare è che la maggior parte delle persone che soffrono abitualmente di cefalea non hanno mai consultato un medico o un neurologo per determinarne cause e definire terapie adeguate». Gli argomenti dell'incontro verranno riproposti in diretta in diretta sull'emittente televisiva valdostana 'Rete Saint-Vincent', nel programma 'Piazza Deffeyes' giovedì 18 gennaio, alle ore 20,30.

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